Meno male che il futuro
l'hanno messo nel domani
pensa se per un errore
l'avessimo ancora tra le mani
Già li vedo gli indovini
fare pronostici sicuri
sono sempre loro i forieri
dei prescelti vincitori
Come politici di presagio
ottimistico ma molto vago
per dei giovani laureati
in call-center occupati
Il presente che si consuma
senza ombelico in proiezione
È nefasto il mio pensiero
ed è un futuro giornaliero
Scusate o voi che leggerete
il mio sangue è incatenato
ho parecchio lamentato
ma mai ho rotto le catene
È una massa in distrazione
che ha perduto identità
stando seduti sul divano
a guardar pubblicità
Mentre fuori i monumenti
parlano chiaro: siamo stati grandi!
Niente questo può cancellare
nemmeno politici ignoranti
Un neurone ancora trema
ed accenna appena al volo
non vorrei fosse opinione
ma certezza in evoluzione